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ACERRA. Lettera aperta al sindaco Lettieri da parte del PD sul commercio morente

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Egr. Sindaco,

sento il dovere di scrivere questa pubblica lettera perché credo sia giunto il momento di fare chiarezza su una questione annosa e delicata  come quella del commercio cittadino.

E’ di ieri, la notizia di una manifestazione di protesta da parte dei commercianti di C.so Vittorio Emanuele; si, gli stessi commercianti a cui fu impedito l’ingresso in commissione “ attivita’ produttive, gli stessi commercianti “snobbati” dalla maggioranza.

Le ho piu’ volte rappresentato il disagio degli esercenti di C.so Vittorio Emanuele e quelli del centro storico in merito ad una serie di scelte amministrative intraprese che hanno finito con l’aggravare la crisi del commercio.

Le riflessioni sulla gestione del traffico, le considerazioni sul futuro delle vie del commercio, i ragionamenti sulla pedonalizzazione di Piazza Castello e Piazzale Renella, la presenza della pista ciclabile con la conseguente riduzione degli stalli di sosta, il raddoppio delle tariffe di sosta, hanno portato i commercianti – in molti e in diversi contesti – in assenza di confronto con l’istituzione- ad interrogarsi sul destino delle loro attivita’.

Credevo che una discussione franca, nelle sedi istituzionali, potesse portare alla ricerca di soluzioni condivise nell’interesse della collettivita’; invece Ahime’, Lei ha preferito un “incontro in solitaria” con gli esercenti, circa un mese fa, escludendo, di fatto,oltre che l’opposizione la Sua stessa maggioranza.

Lei ha inteso trascurare e mortificare il lavoro di chi, pur se dai banchi dell’opposizione, con senso di responsabilita’, non ha mai fatto mancare alla citta’ il proprio contributo; Lei continua a trasformare il confronto politico in unarena!.

Ma la dialettica politica è il sale della democrazia e dunque, con questa missiva, oltre ad anticiparle la mia presenza all’iniziativa ,Le chiedo esplicitamente   di far conoscere, e non solo a me, ma all’intera comunita’, quali siano stati gli impegni da Lei assunti a seguito del colloquio con i commercianti, quali siano state le promesse, disattese, che hanno generato il malcontento e soprattutto quali siano le sue proposte per un vero rilancio delle attivita’ commerciali.

Perche’, vede sig. Sindaco, nonostante il suo atteggiamento da capo accentratore, confidavo nel fatto che, in quell’incontro, fosse riuscito, almeno, a dare delle risposte concrete a chi da anni le attende. Evidentemente mi sbagliavo, se il risultato è unamanifestazione di protesta.  

E’ necessario adottare una programmazione organica che passi attraverso un processo di condivisione affinché il percorso sia il più rispettoso e produttivo per il futuro della città.

Se una città intera chiede di essere ascoltata forse ci saranno dei motivi!

Caro Sindaco, Lei deve saper tornare indietro su alcune questioni e comprendere che lo sviluppo di Acerra è il tema prioritario. Il marketing territoriale ha bisogno del contributo di chi lavora e vive in questa città.

In questo quadro d’insieme va rammentato che, mentre le grandi catene di distribuzione reinvestono i propri profitti in territori diversi dal nostro, gli esercizi a gestione familiare producono economia sul territorio perché non possono far altro che investire i propri guadagni nella stessa area nella quale operano.

Dinanzi ad una desertificazione conclamata e ad una situazione che sta facendo precipitare il centro storico e tutto il territorio dentro una crisi senza precedenti, è gravissimo che si rifiuti qualsiasi forma di collaborazione, peraltro richiestapubblicamente.

Pertanto, prima di prendere altri provvedimenti, si fermi, rifletta attentamente e soprattutto ricrei la sintonia fra l’Amministrazione e la città.

Noi le saremo accanto  tutte le volte in cui mettera’ al centro gli interessi della citta’.

Non c’è più’ tempo!

Sindaco, faccia il bene degli Acerrani.

Distinti saluti                                                                                   Il Consigliere

                                                                                    Paola Montesarchio

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Rifiuti ad Acerra: gli ambientalisti collaboreranno con ISPRA

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“Siamo pronti a collaborare con l’avvocatura dello Stato e ISPRA per mostrare e fornire le prove dello scempio ambientale commesso sul nostro territorio”. Sono queste le parole di Alessandro Cannavacciuolo, ambientalista di Acerra (Napoli), all’annuncio di un supplemento istruttorio da parte dell’avvocatura di Stato per la proponibilità di un’azione civile di risarcimento per i danni ambientali provocati dagli sversamenti abusivi accertati a carico di alcuni imprenditori locali.
Il Ministero dell’Ambiente, infatti, in una risposta inviata a Legambiente e Libera, ha annunciato di aver chiesto all’Ispra il necessario supporto tecnico per accertare i danni ambientali dovuti agli sversamenti per i quali sono stati condannati i fratelli Pellini, che hanno recentemente ottenuto, in Cassazione, la restituzione del patrimonio confiscato negli anni scorsi, per decorrenza dei termini. “In tutti questi anni di battaglia – ha continuato Cannavacciuolo – abbiamo avuto modo di ispezionare e attenzionare perfettamente il territorio. Con coraggio e responsabilità siamo in grado di mostrare e fornire le prove reali dello scempio ambientale perpetrato ai danni del nostro territorio. E’ ora di risequestrare i beni degli inquinatori e di iniziare a risanare tutte le aree oggetto di sversamento e interramento di rifiuti”.

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Acerra, terra dei fuochi: volontari scoprono l’ennesima discarica

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I volontari “antiroghi” di Acerra (Napoli), fanno fermare i lavori per la realizzazione di un opificio nell’area Asi cittadina, dopo aver scoperto che dal suolo spuntavano rifiuti speciali coperti da uno strato di terra. La denuncia degli ambientalisti ha fatto scattare i controlli da parte di carabinieri e vigili urbani, che hanno sottoposto l’intera area a sequestro in attesa di ulteriori controlli. “Stamattina – spiega Alessandro Cannavacciuolo, uno dei volontari – siamo stati costretti ad intervenire perché abbiamo notato che gli scavi precedentemente effettuati stavano per essere riempiti di cemento armato. Questo significava coprire i rifiuti emersi, ossia guaine bituminose, scarti di demolizione, di pezzame, e anche fanghi di depurazione”. I volontari ora invocano lo “stato di emergenza ambientale”. “Il nostro territorio va immediatamente bonificato – conclude Cannavacciuolo – questo ennesimo ritrovamento di rifiuti interrati è la dimostrazione che il disastro ambientale ad Acerra è ancora in atto. Intervenga lo Stato e dichiari lo stato di emergenza”.

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Acerra: incendia l’auto e poi si ferma a guardare l’incendio

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In quel di Acerra, al corso Italia, prima incendia la propria vettura e, poi, come se fosse un film da cui trarne giovamento, si ferma per ammirare il rogo da egli stesso provocato.
L’uomo, protagonista di questa vicenda al limite della piromania, si chiama Antonio Bruno, quarantenne, sembrerebbe incensurato.
Ora dovrà rispondere di incendio. Il Bruno è in attesa di giudizio.
Ancora ignote le motivazioni dietro il suo gesto.


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